Benessere

Aerosol: rimedio classico ma efficace

E’ ormai noto che areosol sia uno dei metodi più efficaci e utilizzati per combattere e debellare malattie ed infiammazioni delle vie aeree come tosse, catarro, raffreddore e muco per citare i disturbi più comuni.

Quello che forse non tutti sanno, o danno per scontato, è il principio con cui l’aerosol agisce per combattere le infiammazioni. Questo apparecchio agisce nebulizzando (i.e. vaporizzando) il farmaco che, una volta ridotto in micro particelle riesce a raggiungere agevolmente anche le parti più periferiche dell’apparato respiratore.

Aerosol pneumatico o a ultrasuoni?

Esistono due modelli principali di aerosol: pneumatico e ad ultrasuoni. Il modello pneumatico è leggermente più lento e rumoroso (quindi tendenzialmente meno indicato per i bambini che finirebbero per annoiarsi ed esserne infastiditi) ma garantisce una nebulizzazione migliore anche dei farmaci più densi e corposi.

In questa categoria rientrano gli apparecchi a membrana (i più economici) e quelli a pistone. Gli areosol a pistone sono tra i più diffusi e le classiche ampolle di vetro sono state quasi interamente sostituite da recipienti in plastica – più resistenti, anti allergenici, e più facili da pulire e/o sostituire.

Per quanto riguarda gli areosol ad ultrasuoni, invece, possiamo affermare che questi apparecchi siano molto più comodi per trattare bambini o pazienti che tendono a non collaborare.

Sono, infatti, silenziosi e molto rapidi. Tuttavia, hanno più difficolta a nebulizzare farmaci densi – in particolare i cortisonici. Perciò, che è affetto da patologie più gravi, deve armarsi di pazienza e optare per un modello pneumatico per cercare di debellare l’infiammazione in tempi minori.

Accessori e manutenzione

Esistono tre accessori principali con cui effettuare un areosol: il boccaglio, la mascherina e la forcella nasale. Il boccaglio è lo strumento più indicato ed efficace, deve essere inserito in bocca mentre il naso va tenuto chiuso con le dita.

Tuttavia, questo metodo può essere sostituito dalla mascherina qualora dovesse risultare scomodo (soprattutto per i bambini). La mascherina non è generalmente la prima scelta perché parte del farmaco viene dispersa sulla pelle del viso e le mucose nasali funzionano come filtri – impedendo il pieno assorbimento della medicina.

In ultimo, la forcella nasale è il metodo meno utilizzato (sempre perché le mucose nasali filtrano e assorbono gran parte del farmaco) a meno di raccomandazioni specifiche da parte del medico.

Per quanto riguarda la manutenzione, è molto importante pulire e riporre in un posto asciutto e protetto tutte le componenti dell’aerosol in modo da non pregiudicarne il funzionamento e conservarlo meglio nel tempo.

La preoccupazione principale dovrebbe essere di asciugare ogni parte del dispositivo (in particolare i filtri e il foro) in modo da evitare incrostazioni o ostruzioni. I filtri, poi, dovrebbero essere sostituiti periodicamente come indicato nel foglietto delle istruzioni.

Come salvare tutti nutrienti e le vitamine della frutta con l’estrattore di succo

Negli ultimi anni c’è stato un boom di vendite di estrattori di succo. Vuoi per moda, vuoi perché effettivamente la gente ha riconosciuto la validità di questi strumenti.

Se siete tra coloro che non hanno ancora deciso se abbandonare la vecchia centrifuga e testare uno di questi nuovi prodotti, qui di seguito troverete una semplice overview sul funzionamento e le caratteristiche di questo strumento, e delle principali differenze con la centrifuga.

Come funziona?

Con l’estrattore di succo a bassi giri si produce un succo ricchissimo di nutrienti, vitamine e sali minerali. Ed è proprio il numero basso di giri di questo dispositivo che ci permette di salvaguardare i valore nutrizionali di frutta e verdura – a differenza di centrifughe e robot da cucina che, raggiungendo una velocità anche di 15000 giri al minuto, tendono a surriscaldarsi e disperdere gran parte dei nutrienti degli alimenti.

Gli estrattori di succo sono elettrodomestici piuttosto delicati e bisogna tenere a mente alcuni accorgimenti per non rischiare di rovinarli facendone un uso scorretto. Innanzitutto, mai inserire frutta intera, noccioli e bucce molto resistenti all’interno dell’apparecchio.

Ricordatevi di ridurre frutta e verdura (soprattutto quella più dura come sedano e carote) in pezzi piccoli e di rimuovere le parti più dure. I semi più piccoli come quelli di mele, pere o anguria possono essere inseriti senza problemi.

Esistono, poi, due tipi principali di estrattori di succo: verticali e orizzontali, che si differenziano principalmente per il tipo di coclea (la vite che spreme gli alimenti). In generale, i modelli orizzontali sono più adatti per i succhi di verdure, mentre quelli verticali per i succhi di frutta.

Quali sono le differenze con la centrifuga?

Qualcosa è già stato detto sulle differenze tra estrattore di succo e centrifuga, ma vediamole un po’ più nel dettaglio. La distinzione principale tra i due, da cui poi derivano tutta una serie di altre differenze, è la velocità e la potenza dei due apparecchi.

Come accennato sopra, le centrifughe raggiungono anche i 15-16000 giri al minuto, contro gli 80-100 degli estrattori di succo. Ciò significa che con le centrifughe otterremo il succo molto più velocemente ma, a causa del calore generato dalla velocità e della grande quantità di scarti, rischieremo di perdere il 20-30% del succo. Inoltre, il succo ottenuto con la centrifuga tende ad ossidarsi molto più velocemente, è più denso ed eterogeneo.

L’estrattore di succo, invece, è in grado di preservare tutti i nutrienti degli alimenti grazie alla sua azione più delicata. In aggiunta, l’estrattore è molto più semplice da pulire rispetto alla centrifuga poiché quest’ultima crea moltissimi scarti che, se non puliti attentamente e minuziosamente dopo ogni utilizzo, rischiano di intasare i filtri e pregiudicare il funzionamento dell’apparecchio.

Il massaggio: da trattamento a coccola

Le tensioni e lo stress accumulati durante la giornata si trasformano spesso in contrazioni muscolari, crampi e indolenzimenti.

Il corpo risponde e riflette il nostro stato psicologico ed emotivo e ci lancia dei segnali molto chiari che dovremmo ascoltare. Una delle tecniche di trattamento più antiche ed utilizzate per liberarsi da dolori muscolari dovuti ai motivi più disparati è il massaggio, di cui esistono varie tipologie.

I benefici del massaggio

Ci sono vari motivi per cui ricevere un massaggio è benefico per il nostro corpo e la nostra salute. Innanzitutto, sentirsi massaggiati e coccolati ci fa immediatamente percepire una sensazione di benessere e rilassamento.

Inoltre, il massaggio aiuta a scaricare le zone di tensione, migliora la circolazione favorendo l’eliminazione delle tossine presenti nel sangue, potenzia il sistema immunitario agevolando la circolazione del liquido linfatico ed aiuta ad eliminare le cellule morte della pelle rendendola più morbida e vellutata.

Insomma, la funzione principale di questo trattamento è l’eliminazione delle tossine che sono le responsabili di indurimenti muscolari e fastidiosi crampi e indolenzimenti.

Le tipologie di massaggio

Le tipologie di massaggio sono varie, così come sono molteplici le motivazioni per cui potremmo averne bisogno e le zone in cui la tensione tende ad accumularsi (testa, collo, spalle, schiena, gambe, piedi ecc.)

Il massaggio più classico e utilizzato è quello rilassante: la sua funzione è semplicemente di agevolare ed accelerare lo smaltimento di tossine e tensioni in varie parti del corpo. Similare è il massaggio estetico: mirato alla riduzione di gonfiori e cellulite, cerca di agire sul sistema linfatico per eliminare gli accumuli di grasso e linfa che si possono essere accumulati in varie zone.

Diverso è il massaggio sportivo: gli atleti lavorano con il corpo e devono prendersene cura quotidianamente. Per questo motivo, il massaggio sportivo è spesso considerato parte integrante dell’allenamento e si concentra soprattutto su gambe, piedi e schiena; ovvero le zone che sono sottoposte a maggiori pressioni durante lo sforzo fisico.

In questo caso, lo scopo del massaggio è di mantenere i muscoli flessibili per evitare e prevenire infortuni e di aiutare a smaltire l’acido lattico in eccesso. L’ultimo tipo di massaggio è anche il più specifico e delicato. Qualora doveste subire un’operazione chirurgica, infortunarvi o avere dolori cronici, la soluzione ideale è ricorrere a massaggi riabilitativi.

In questi casi è importante affidarsi alle mani esperte di osteopati e fisioterapisti per evitare di peggiorare le proprie condizioni andando a toccare punti sbagliati o applicando un’eccessiva pressione in zone delicate. Un massaggio riabilitativo come si deve dovrebbe darvi sollievo dal dolore ed aiutarvi a ritornare più velocemente ad una condizione di normalità.

Ovviamente, la zona in cui avete bisogno del massaggio determinerà anche la tecnica ed il tipo di approccio da utilizzare. E’ importante rispettare l’unicità di ogni parte del corpo e di trattarla nella maniera più adeguata.

Perché fare jogging ci fa bene?

Che fare sport sia un toccasana per la salute ormai non è più un mistero. Chiaramente, ognuno dovrebbe scegliere il tipo di attività fisica che più gli si addice sulla base dei propri interessi, gusti, limitazioni fisiche, economiche e di tempo.

L’opzione più gettonata per chi non vuole spendere soldi per l’iscrizione ad una palestra dove sa che non andrà quasi mai e per potersi allenare quando preferisce è la corsa. Fare jogging porta benefici a corpo e mente per una serie di motivi, scopriamoli insieme.

L’aspetto fisico

L’aspetto che spesso ci spinge ad alzarci dal divano e metterci a correre è il desiderio di perdere peso. Vuoi o non vuoi una vita sedentaria porta ad accumulare grassi e prendere peso: fare jogging è la soluzione più veloce ed efficace per perdere i chili in eccesso.

Infatti, correndo si stimola la lipolisi degli adipociti (cellule in cui viene accumulato il grasso) i quali rilasciano il grasso che viene trasformato in energia necessaria per la corsa.

Ma non è finita qui: correre aiuta anche a mantenere sotto controllo il livello degli zuccheri presenti nel sangue e del colesterolo, combatte l’ipertensione e migliora l’andamento cardiaco. Questi benefici sono importanti soprattutto per le persone diabetiche che devono prestare particolarmente attenzione al livello di glucosio nel sangue.

In questi casi, l’attività fisica, e la corsa in particolare, sono vivamente consigliate perché fanno sì che i muscoli, per trovare l’energia necessaria, vadano a prelevare più zuccheri nel sangue mantenendo, quindi, il glucosio a livelli piuttosto bassi.

L’aspetto mentale

Uno dei vantaggi principali di fare jogging è una notevole diminuzione dello stress e dell’ansia. Spesso si dice che fare attività sportiva aiuti a scaricare la tensione: è proprio vero ed ha una semplice spiegazione chimica.

Emozioni quali stress ed ansia sono spesso associate ad un pericolo da fronteggiare, per questo motivo il corpo umano (ed in particolare le ghiandole surrenali) rilascia degli ormoni detti catecolamine, di cui i più conosciuti sono adrenalina e noradrenalina.

Se ci trovassimo a dover fronteggiare un pericolo reale, questi ormoni non ci creerebbero alcun problema; se invece abbiamo disturbi d’ansia, e quindi il pericolo reale non esiste, una dose massiccia di queste sostanze che circolano nel nostro organismo può portarci ad avere attacchi di panico.

E qui entra in gioco la corsa: correre stimola l’ipofisi a produrre endorfine che provocano, a seconda della quantità, sonnolenza o euforia: perfette per combattere l’ansia. Oltre a questa spiegazione scientifica, esiste anche un aspetto prettamente psicologico che viene migliorato dalla corsa.

Quando iniziamo a fare jogging, spesso tendiamo a smettere o fermarci appena iniziamo ad essere stanchi o affaticati; se riusciamo a convincere noi stessi a continuare e non mollare saremo in grado di vedere i primi miglioramenti in tempi piuttosto brevi: questo ci darà un’iniezione di fiducia e ci porterà a rivalutare le nostre potenzialità e la nostra forza.