Non sottovalutate l’importanza degli idropulsori

L’igiene orale dovrebbe essere ai primi posti tra le preoccupazioni di ognuno: avere dei denti sani e curati ci garantisce un sorriso smagliante e previene problematiche come gengiviti, carie e tutta una serie di patologie fastidiose e dolorose.

Lo spazzolino classico è sicuramente efficace, ma l’idropulsore garantisce un livello superiore di pulizia e igiene. Perciò, perché non approfittarne?

Idropulsore cordless o con filo?

In commercio esistono diversi tipi di idropulsore, una prima distinzione può essere basata sul tipo di alimentazione dell’apparecchio. Infatti, esistono sia modelli alimentati ad energia elettrica che apparecchi cordless.

Generalmente, i secondi sono più comodi e pratici, soprattutto per chi viaggia molto e ha bisogno di un apparecchio di dimensioni ridotte che sia comodo e funzionale da trasportare. Tuttavia, a meno che non optiate per un modello a batterie usa e getta, gli idropulsori cordless devono essere periodicamente collegati al caricatore per essere ricaricati.

In aggiunta, i modelli senza fili sono generalmente di dimensioni ridotte e il serbatoio per l’acqua è più piccolo rispetto a quello dei modelli con il filo.

Per quanto riguarda quest’ultima tipologia, bisogna ammettere che il leggero discomfort causato dalla presenza dei fili (e dalla conseguente necessità di avere sempre una presa elettrica a portata di mano) è controbilanciato dalla maggior capienza del serbatoio, da una potenza spesso superiore, e dall’assenza del caricatore e di pile da sostituire.

Ma non è finita qui

Altri elementi fondamentali che determinano la qualità di un idropulsore sono la grandezza del serbatoio (come accennato sopra), la potenza e il numero di pulsazioni.

La capienza del serbatoio dipende dal modello di idropulsore: sarà più grande in un modello con il filo e più piccolo in un apparecchio cordless, ma qualsiasi tipologia di dispositivo dispone di un contenitore sufficientemente grande per un singolo utilizzo (indicativamente una durata di 40-45 secondi).

La potenza e il numero di pulsazioni sono indicatori molto simili tra di loro; generalmente, si pensa che più un idropulsore oral b è potente (e quindi più alto il suo numero di pulsazioni), più è efficace. In linea di massima è vero che potenza e qualità vanno di pari passo; bisogna, però, tenere a mente che non tutti hanno le stesse esigenze.

Per esempio, un apparecchio in grado di emettere un getto molto potente potrebbe non essere indicato per persone con gengive o denti estremamente sensibili; in questo caso, una potenza troppo forte potrebbe avere un effetto controproducente indebolendo ulteriormente le gengive ed esponendo la persona proprio a quelle patologie che cercava di evitare.

Per questo motivo, è importante ascoltare il consiglio dei dentisti e di orientarsi su un modello con velocità regolabile in modo che ognuno possa utilizzare il programma e l’intensità più adatte alla propria bocca e ai propri bisogni.